IL RADIOASCOLTO UTILITY

 

Spiegare in poche parole di cosa si tratta, alle persone non addette ai lavori, non è impresa da poco. Diciamo che l'appassionato di stazioni utility è in primo luogo amante della radio ma alla ricerca di segnali strani. Si spazzola l'etere distanti dalle emittenti broadcasting, TV ed FM per concentrarsi su stazioni radio di servizio, cioè che servono a chi lavora o effettua servizi, stazioni utili, quindi "Utility"! Sono segnali e comunicazioni discontinue, difficili da monitorare, spesso e volentieri generate da computer con codici differenti per rendere il contenuto incomprensibile ai più. Ecco perchè la radio da sola oggi giorno non basta ed entrano in campo i computer e diversi programmi di decodifica. E' un mondo affascinate e in continua evoluzione. Seguirlo è una sfida che richiede pazienza, memoria e professionalità. Non "ascoltoni" quindi ma professionisti dell'ascolto, una categoria che fortunatamente non è ancora in fase di estinzione. Bisogna essere autorizzati all'ascolto facendo domanda al Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni del rilascio di una autorizzazione, con relativo numero identificativo di stazione. Si diventa così ufficialmete SWL, iniziali della dicitura inglese Short Wave Listener, letteralmente ascoltatore di onde corte.

 

SWL I3-1494/VE Diego Bigolin